Due salette, intime e raccolte.
Una “azzurra”, che racchiude tutta l’arte e la poesia di Tinin Mantegazza e dei suoi dipinti.
Una “grigia”, dove si possono ammirare grandi foto in bianco e nero che raccontano la nostra storia, quella di Marcello Bartolini, dei marinai di Cesenatico e del cibo che è nato sui loro pescherecci.
Si mangia con le luci del Porto Canale ancora negli occhi, affascinati dal Presepe sulle antiche barche del Museo Galleggiante della Marineria, pensando a quanto è bella Cesenatico anche in inverno, spesso immersa in una leggera nebbia che avvolge ogni cosa, silenziosa e ovattata.
Si mangia all’aperto, sotto a grandi ombrelloni bianchi e di fronte ai pescherecci che ogni giorno tornano dal mare, carichi di pesce, immersi nella luce.